Sergio Zarabara

Bio

Sergio Zarabara è un musicista e poeta di Udine, cresciuto tra corde di chitarra e parole ispirate. La sua avventura musicale inizia a 14 anni con la chitarra classica, per poi evolversi verso l’elettrica e infine l’acustica, diventata il suo strumento d’elezione. Dopo aver formato un duo chitarra e voce con sua sorella Rossella, Sergio si è esibito per anni reinterpretando brani noti in chiave personale. Trasferitosi a Padova per laurearsi in matematica, ha trovato nella musica di Dave Matthews la spinta per iniziare a cantare e scrivere brani propri, ritornando in Friuli con un bagaglio creativo più ricco.

Con il suo primo EP, Eudaimonia, realizzato insieme a Simone Lussu e Daniele Zaninotto, Sergio ha trasformato anni di appunti e idee in un progetto autentico e coinvolgente. Oggi porta questi brani in tour con una band in trio e, accanto alla musica, esplora il suo lato poetico, scrivendo versi che indagano il rapporto con le donne e il Vuoto come forza creativa. Con passione e sensibilità, Sergio continua a raccontare la sua storia tra note e parole.

Musica

Eudaimonia

Il titolo dell’EP prende ispirazione dalla parola greca “eudaimonia”, che può essere interpretata in modi diversi. Rappresenta “la buona riuscita del proprio demone”. Il daimon, nella cultura greca, è quella forza interiore – il nostro “fuoco” – che ci definisce e ci spinge a emergere nel mondo. La creazione di questo piccolo album non è nata da una scelta pianificata, bensì da un’urgenza profonda, da un bisogno viscerale di dare voce a emozioni ed esperienze.

Questo EP è un viaggio introspettivo, una ricerca personale, un intreccio di pensieri, emozioni e sensazioni tradotte in musica.

Poesie

Disegni a cura di Laura Lizzi

Coda di lucertola

Ti ho sentita volare
nella tiepida aria di aprile.
Quel bacio su una strada
alle pendici di una vita mai vissuta
Mi ha reso
il conto della tua libertà
Mi ha fatto sentire
strade diverse sotto i nostri piedi

I tuoi piedi
Mi hanno insegnato a correre
nel mare blu
racchiuso nel grigio dei mesi avversi

Mi hanno preparato
alla fatica,
che dovrò fare, e
che decido di fare per essere me stesso

Le tue mani,
piccole e piene
di vita vissuta,
mi hanno insegnato la leggerezza
mi hanno ficcato la vita nel cuore.

L’amore per l’ipmerfezione
me l’hai insegnato tu

Mi hai dato
la cosa più importante:

la possibilità di sbagliare
e in questa
mi hai amato.

Sergio Zarabara

Scariche azzurre

Scarica azzurra.
Tenue lascito.
Rossastra bocca.
Amato delirio.
Donne evanescenti
come scariche azzurre.
Di te mi fido e
non so quanto ancora.

E non so quanto ancora.

Sergio Zarabara

Uno squarcio sulla tua pelle

Ricucire
Il cielo sotto di te
Sotto il tuo vento.

Sotto le tue palpebre mute,
Eppure grondanti di indaco e ceruleo.

Eppure assenti nella loro estasi fatale.

Eppure mossa dal tuo canto
acceso a primavera.

Eppure io non mi riconosco più
in quei prati mossi.
da una lieve brezza.

Da una forte paura.
Di perdere
La gioia
Di un momento,
sospeso.

Fra il blu intenso del tuo cielo
e l’imbarazzante oro che
ti circonda i capelli.

Non è per questo che sei nata.
ma mi brucia
l’averti avuto.
Visto ardere.

Nei tuoi pensieri, nei tuoi gesti,
Nel tuo amore
imperfetto.

Sergio Zarabara

Eventi

6 dicembre 2024

ore 21.30

Birreria Monsieur D.
Spilimbergo, via Mazzini 12

8 marzo 2024

ore 21.00

Bar La Stella
Socchieve, via Nazionale 9